domenica 13 giugno 2010

TI RICONOSCO, STREGA!

E' il tipico caso di comunicazione istituzionale, con il trionfo di filmati celebrativi dei successi e delle carattristiche dell'organizzazione...


...dal film di Mario Mattioli, "Cinque poveri in automobile" (1952)

...dal film di Luchino Visconti, "Ossessione" (1943)


...dal film di Sam Wood, "Kitty Foyle" (1940)

IL PRIMO SORSO AFFASCINA, IL SECONDO STREGA!

Ecco un esempio di Comunicazione Istuzionale privata...





Hai mai sentito parlare del Liquore Strega? E dei dolci Alberti? E del Premio Strega? Ebbene tutto questo appartiene all'azienda Strega Alberti Benevento S.p.A. Un pezzo della mia città. Il sito http://www.strega.it/ è particolarmente significativo dal punto di vista della comunicazione. Una comunicazione finalizzata al guadagno. E' ovvio.

Scopo della mia ricerca è rintracciare la mission dell'azienda. In altre parole devo individuare qual è il fine della Società, la ragione della sua esistenza. Chi siamo? Cosa facciamo? Perchè lo facciamo? Cosa ci rende diversi dagli altri? Sono questi gli interrogativi a cui il mio sitoi riferimento dovrebbe rispondere. A questo punto diamo inizio alle danze!

Quello che si apre davanti ai miei occhi è un sito, devo dire, che rispetta i criteri di accessibilità, usabilità, interattività e trasparenza. Da questo punto di vista l'homepage è particolarmente eloquente. La prima voce in alto a sinistra ABOUT costituisce la parte istituzionale del sito: comunicare che cos'è l'azienda è uno dei modi più diffusi per affermare il marchio nel mondo. E a tal proposito il lavoro degli addetti alla comunicazione sembra aver dato i suoi frutti. Nella sezione si legge:

La storia comincia a Benevento nel 1860 dove ancora oggi la Strega Alberti ha il suo storico stabilimento che si estende su una superficie di 30.000 mq ed è ubicato nei pressi della stazione ferroviaria. Tutte le fasi di lavorazione infatti, se pur nella loro evoluzione, conservano l’antica sapienza dei Maestri dolciari e liquoristi, tutto ciò fa della Strega Alberti uno dei marchi più diffusi e conosciuti nel mondo. I nostri prodotti oltre ad una capillare diffusione sul territorio nazionale sono presenti in 50 Paesi nel mondo tra cui USA, Argentina, Messico e Australia oltre naturalmente i Paesi della Comunità Europea.

In termini di interattività il sito dà la possibilità all'utente di esprimere il proprio parere, inviaci un tuo feedback su Strega Alberti. Terremo conto dei tuoi consigli, si legge nella parte bassa della sezione.

Ma il sito non rappresenta l'unico strumento a disposizione dei fondatori del marchio beneventano. La targhetta COMUNICANDO. STREGA NEI MEDIA E SUL MERCATO sottolinea proprio questo aspetto.

Le nostre campagne banner sono state pubblicate sui portali alfemminile.com e La Cucina Italiana. Utili suggerimenti nella preparazione di ricette speciali vengono pubblicati invece sulle riviste La Cucina Italiana e Piu' Dolci. Durante tutto l'anno Strega organizza deliziose degustazioni in punti vendita selezionati lungo tutta la penisola. Troverai i prodotti Alberti anche nella tua citta'.

In bella vista i tre fiori all'occhiello dell'azienda:il liquore, i dolci, il Premio: tutti accuratamente descritti. Una comunicazione di prodotto nei primi due casi, istituzionale nel terzo. Ma quale modo migliore per pubblicizzare il brand se non attraverso un exursus strorico dell'azienda? Un ritorno nel passato agevolato da una navigazione tridimensionale attraverso dieci diapositive che sintetizzano gli eventi più importanti che dal 1799 al 2010 hanno fatto da sfondo allo sviluppo dell'azienda Alberti.

Colpisce l'aspetto emozionale del sito. Immagini, slidshow, video, 3D, slogan ripropongono il marchio Strega Alberti. Continuamente. Senza perdere d'occhio il vistore. Una mission che la famiglia Alberti sembra portare avanti adeguandosi anche alla logica della condivisione su internet, da facebook al blog.

INFORMATICA APPLICATA AL GIORNALISMO 21/05/2010

Terminato il viaggio nel mondo del giornalismo online, la sesta lezione si apre all'insegna della COMUNICAZIONE. Immediato il confronto con il giornalismo. Comunicazione e giornalismo, dunque. Due strade parallele. Due strade che sembrano non incontrarsi mai se non di rado. E la tecnologia, ci spiega il prof. Alfonso, ha contibuito ad aumentare le distanze tra questi due mondi. Ma in che modo la "corsa agli armamenti" ha tracciato una linea di demarcazione sempre più netta tra giornalisti e comunicatori? Ebbene la tesi iniziale è la seguente: oggi nell'ambito del mercato la comunicazione vale di più rispetto all'attività giornalistica. Mi sipego meglio. La tecnologia ha fatto crescere sul mercato la domanda di professionalità. Una situazione questa che influenza il giornalismo. Lo trasforma. Lo modifica. In altre parole la tecnologia limita il giornalista. Lo incatena. Lo rincorre. Oggi fare il giornalista significa combattere contro il tempo, addattarsi ai limiti di spazio e affrontare alcuni condizionamenti. Il comunicatore no. Sembra un paradosso ma il comunicatore è più libero. Libero perchè sa di dover lavorare intorno ad un oggetto ben delineato. Un argomento specifico, insomma, che spesso manca al giornalista il cui dovere, invece, è rispondere alle esigenze di in direttore e soddisfare le pretese del pubblico di lettori.
COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE
La Comunicazione Istituzionale concerne l'identità di una realtà e soprattutto non è vincolata alla diffusione di aspetti legati alla logica del business. La Comunicazione Istituzionale è relativa a tutto ciò che si identifica con l'immagine: dare risalto e visibilità ad un'attività è lo scopo precipuo della comunicazione di prodotto che misura la sua efficacia in termini di consenso piuttosto che attraverso un riscontro economico. Un aspetto quest'ultimo che caratterizza, invece, la Comunicazione di Prodotto.
Spesso i due tipi di comunicazione, quella Istituzionale e quella di Prodotto si confondono. Nella maggior parte dei casi manca la percezione della distinzione dei due livelli e i motivi sono tanti: cattiva professionalità, opportunismo e mancanza di regole come si evince dalla presenza costante nella rete di messaggi pubblicitari invasivi. Al contrario ciò che potrebbe favorire la distinzione tra i due tipi di comunicazione sono essenzialmente la trasparenza e la correttezza e da questo punto di vista la rete rappresenta una cartina di tornasole importante. Attraverso il Web è possibile verificare un percorso, in altre parole la tracciabilità. Mezzi di comunicazione come la tv e la radio consentono un percorso analogo ma in rete il fattore tempo segna un punto a favore. La comunicazione in Internet non subisce alcun rallentamento. Tutto avviene in tempo reale e questo rende il trend sempre positivo. Concreta e sempre bella da ricevere. Così il prof. ha definito la comunicazione sul Web dove pubblicità e comunicati stampa non hanno bisogno di mediazione. Qualsiasi tipo di messaggio viene inviato e ricevuto nello stesso lasso di tempo. Anche la verifica della corretta "spedzione" del messaggio è immediata (feedback).
La Comunicazione Istituzionale può essere di due tipi: privata e pubblica. Ma vediamo le differenze più da vicino.
COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE PRIVATA
La Comunicazione Istituzionale privata si avvicina alla Comunicazione di Prodotto. Essa ha come obbiettivo precipuo quello di matenere alto i valori del brand dal momento che se si ha un valore da trasmettere si possiede anche un valore da vedere che può essere riscontrato in termini economici o di consenso. Il brend è il marchio, la persona, il leadre, il messaggio politico mentre il brend istituzionale è legata a determinate realtà come la Camera, il Governo, un Comune o una singola persona. Esistono poi marchi di un certo calibro che si riconoscono immediatamente anche senza essere accomapagnati da slogan e didascalia sebbene gli esperti di marketing abbiano dovuto faticare molto per affermarlo, e poi ci sono brand che hanno boisogno di essere scelti. Il web da questo punto di vista dà un importante contributo all'affermazione del marchio ma allo stesso tempo chiede molto: chi si occupa di Comunicazione Istituzionale deve possedere gli strumenti giusti e soprattutto deve farlo deve mettere in piazza in modo chiaro ciò che intende portare avanti.
Al fine di essere comunicativi bisogna tenere presente lo script: messaggi precotti definiti da regole ben precise. Per abbindolare l'utente è opportuno scrivere messaggi di 3 parole o di 50 pagine. Cambia poco. Ciò che conta è l'efficacia del messaggio che deve tenere conto delle profilature: è opportuno sapere con chi si sta comunicando. L'obbiettivo? Il guadagno, il business, i soldi.
La Comunicazione Istituzionale privata che avviene attraverso il Web deve essere più aperta e quindi verificabile. Tre le formule di proposta che sottolineano l'immediatezza della rete in ambito comunicativo:
  • Automatica: "grazie per averci contattato", "le invieremo una risposta a breve";
  • Intelligente: ad occuparsene so i cosiddetti "risponditori intelligenti" i quli hanno il dovere di capire ciò di cui l'utente ha bisogno ancor prima che questi formuli la sua domanda;
  • Risposte vere e proprie: presuppone la presenza di un moderatore;

COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE PUBBLICA

Nell'ambito della Comunicazone Istituzionale pubblica le cose sono un tantino più complicate. Essa si rivolge alla collettività: si tratta di un elergimento di informazioni che vengono fornite alla comunità senza che necessariamente si chieda qualcosa in cambio. Si offre semplicemente un servizio. In verità un riscontro è sempre auspicato ma i sistemi di controllo nella forma pubblica non sono poi così forti. Ne costituisce un esempio l'ufficio recami che molto spesso non assicura la soluzione al problema. La Comunicazione sul Web deve rispettare criteri di usabilità, accessibilità, trasparenza, interattività. A proposito di usabilità la mappa è uno strumento fondamentale ed è largamente utilizzata sia in ambito privato che pubblico: essa favorisce l'accesso al sito ed è fondamentale per ricostruirne la dinamica. In Italia la struttura degli alberi di navigazione è molto più complicata e quindi meno accessibile.

Ancora una volta a spasso per il mondo. Questa volta attraverso i siti di alcuni governi. Partiamo da casa nostra.

  • http://www.camera.it/ Fisso, freddo, congelato ma perfettamente istituzionale. Forse fin troppo. Manca ogni tentativo di rapporto con l'utente. Non viene data la possbilità di interagire con quanto scritto. E' pura e semplice comunicazione. I messaggi sono brevi e concisi, gà scritti per altro in una forma giornalistica. Si tratta di un vero e proprio copia e incolla.

  • http://www.moncloa.es/ Una selta coraggiosa quella del governo spagnolo: saltare i fronzoli e dare la notizia, chiara, semplice, netta. Sostituirsi ai giornali. Questa l'intenzione degli uomini del potere spagnolo che vogliono istaurare un rapporto "a tu per tu" con l'utente saltando ogni forma di mediazione. E' necessario però che l'informazione sia valida.

  • http://www.elesée.fr/ Il sito del governo francese comunica semplicemente emozioni. Poco spazio per il testo. Ciò che conta è l'impatto visivo. Le immagini scorrono una dietro l'altra. a dispetto dell'informazione prevale nettamente l'attenzione per il bello.

  • http://www.number10.gov.uk/ Istituzionale qanto basta, anche il sito del governo inglese non ha bisogno di inermeazioni. Fortemente voluto da Blair, il sito ha mantenuto la stessa impostazione anche con Cameron che si è limitato ad introdurre alcuni cambiamenti. Ne costituisce un esempio la sezione dediacata ai bambini che ha lo scopo di eduacare anche i più oiccoli alla politica.

  • http://www.whitehouse.gov/ In ordine di acessibilità ed interattività il sito del governo americano è il migliore. Sembra catapultarci in una dimensione diversa. Il divario rispetto ai siti del vecchio continente si fa sempre più profondo quando il prof. ci mostra un video inserito nella homepage del sito stesso. Ebbene quello non è un video qualunque. Quello è il video. Compressi in soli sei minuti il video racconta gli eventi più importanti della settimana. Uno dopo l'altro separati dal giorno della settimana che compare sullo schermo lutente può apprendere i fatti accaduti negli Stati Uniti. Ora ditemi a che cosa si riduce l'informazione fornita in tv o sui giornali?