domenica 5 settembre 2010

"AFFAMATI DI CULTURA E DI DIGNITA'"


Manca poco. La scuola italiana riapre i battenti. Peccato però che le procedure di assegnazione delle cattedre sono in ritardo, e 35 mila persone quest'anno non avranno un incarico, tra docenti e prsonale tecnico-amministrativo. Sono i precari della scuola. Quelli che i tagli fatti dal Ministro dell'Istruzione Gelmini e dal Ministro dell' Economia Giulio Tremonti con la legge 133 hanno lasciato in mezzo alla strada. La disperazione è tanta. E la forza pure. I precari della scuola non mollano. Da Pordenone a Benevento. Da Roma a Palermo. Sono centinaia i lavoratori che reclamano il diritto al lavoro. E lo fanno rinunciando al cibo e alla salute.



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