venerdì 30 aprile 2010

LA REPUBBLICA E LA REPUBBLICA.IT A CONFRONTO

la Repubblica
Fondatore Eugenio Scalfari
Anno di fondazione 14 gennaio 1976
Periodicità quotidiano
Formato Tabloid
Tirature 620.810
DIREZIONE
Direttore Responsablie Ezio Mauro
Vicedirettore Gregorio Botta, Dario Cresto-Dina (Milano), Massimo Giannini, Angelo Rinaldi (art director)
Caporedattore centrale Fabio Bogo
Caporedattore vicario Massimo Vincenzi
Gruppo Editoriale L'Espresso Spa
Sede sociale Via Cristoforo Colombo n. 149, 00147 Roma
CONSIGLIO D'AMMINISTRAZIONE
Presidente Carlo De Benedetti
Amministratore Delegato Monica Mondardini
la Repubblica.it
DIREZIONE
Direttore Vittorio Zucconi con Giuseppe Smorto
Vice Massimo Razzi
Caporedattore Angelo Melone
Anno di fondazione 5 aprile 1996 viene aperto il sito repubbica.interbusiness.it; 14 gennaio 1997 viene lanciata la versione online di Repubblica.it
la Repubblica ieri e oggi...
"Questo giornale è un pò diverso dagli altri: è un giornale d'informazione il quale, anzichè ostentare una illusoria neutralità politica, dichiara esplicitamente di avere fatto una scelta di campo. E' fatto da uomini che appartengono al vasto arco della sinistra italiana"
Con queste parole Eugenio Scalfari inaugurava il primo numero di "la Repubblica". Era il 14 gennaio 1976. Ma facciamo un passo indietro. Gli anni Settanta avevano prodotto un clima molto acceso: la crisi della Democrazia Cristiana e delle coalizioni di centrosinistra da un lato, i movimenti sociali dall'altro aprono un decennio nuovo per l'informazione. Tante le novità. In primis la comparsa dei quotidiani della sinistra extraparlamentare: "il manifesto", "Lotta continua", il "Quotidiano dei lavoratori" sono solo alcuni dei giornali di battaglia politica che in questi anni fanno il loro ingresso nel mondo dell'informazione. Intanto aumenta la diffusione del "Corriere della Sera" che dal marzo 1972 è al centro dell'attenzione per l'estromissione di Spadolini. A capo del quotidiano viene posizionato Piero Ottone che cerca di dare al tradizionale organo della borghesia lombarda un' impronta diversa meno politicizzata. Nel luglio 1974 Rizzoli compra il "Corriere" e conferma la direzione di Ottone. Ma ben presto la situazione si intorbidisce. Una serie di scandali colpisce il quotidiano di via Solferino di cui avremo modo di parlare in seguito. Per ora è sufficente guardare a "la Repubblica". Il successo dell' "Espresso" di cui Scalfari è azionista rende possibile il nuovo progetto editoriale. All'inizio i redattori sono circa 68 e le donne risultano più numerose rispetto agli altri qutidiani. Caporedattore è Gianni Rocca. Le pagine sono 20 spartite dal paginone Cultura. Si dà la priorità alla politica interna, seguono la pagina dei commenti e delle lettere al pubblico, quella delle inchieste e della politica internazionale. Non mancano le pagine dedicate allo sport e allo spettacolo. Mentre cinque sono dedicate all'economia e al sindacale. Il formato tabloid, sconosciuto ai lettori fino a quel momento, si addice all'idea di un quotidiano leggero di pagine. diverso dagli altri e diretto a coloro che seguono la politica, l'economia, la cultura, lo spettacolo, senza cronaca locale e con pochissimo sport.
Nel primo anno la vendita media è di 80.000 copie. Nel 1977 si profila un cambiamento di rotta verso l'area comunista: le interviste con Luciano Lama, segretario della Cgil e con il capo del partito comunista Berlinguer e l'attenzione verso il Presidente della Repubblica, Sandro Pertini, fanno entrare "Repubblica" in politica e aprono una frattura con il partito socialista. E così "Repubblica" cattura sempre nuovi lettori. Anche il numero di redattori è cresciuto negli anni. Ora "Repubblica" esce, come minimo, a 70 pagine molte delle quali occupate da pubblicità ma è senza dubbio ancora un quotidiano di primissima lettura.
Dove ho scovato queste notizie? Beh non è farina del mio sacco. Ho solo rispolverato il libro di Paolo Murialdi "Storia del Giornalismo italiano". Quante notti insonni per preparare l'esame di Storia del Giornalismo. Ma sto parlando di una vita fa! Se sono malinconica? Solo un pò...

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